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Orgasm day: 5 cose che ancora non sai sul Big “O”
Stufa dell’ennesima “Giornata mondiale del…”? Beh, questa ti piacerà! Perché il 31 luglio si festeggia il Big “O”, cioè l’orgasmo (Orgasm Day). Nata in Brasile, questa celebrazione si è diffusa con il passaparola un po’ in tutto il mondo, dando vita a iniziative e dibattiti per fare luce su questo argomento.
Facciamolo anche noi, partendo dalla definizione e da come riconoscerlo. “La parola deriva dal greco ‘orga’ e vuol dire ‘bruciare di ardore’. È una piacevole sensazione psico-fisica, attivata da uno stimolo sessuale, che va in crescendo. Si innesca con il desiderio, passa per l’eccitazione e si conclude raggiungendo l’apice del godimento. Non va però confuso con il piacere eccitatorio, che è variabile e diffuso. Quello orgasmico è un evento psicosomatico caratterizzato, a livello fisico, da contrazioni ritmiche della muscolatura genitale ed è un picco che dura solo alcuni attimi”, spiega la sessuologa e psicoterapeuta Nicoletta Suppa. “Ognuno ha una propria percezione di che cosa sia. Molti lo descrivono come un’esplosione di piacere, altri come un’onda di energia che dal basso risale fino alla testa, alcuni lo associano a una diffusa sensazione di calore che li avvolge. Sono tutte sfumature diverse di quel senso di abbandono fisico e psichico, che consiste nel lasciarsi andare al piacere che si sta provando. Spesso è considerato come il momento di maggior unione e intimità con il proprio partner. Non tutti però hanno facilità ad affidarsi all’altro: alcuni vivono l’orgasmo con una sorta di ansia, dettata dalla paura di perdere il controllo, seppur per pochi secondi. Questo disagio può portare anche a mentire e a simulare di averlo raggiunto”. Ma qual è il modo migliore per viversi questo momento, soprattutto senza fingere? “L’orgasmo, in particolare quello femminile, è fortemente condizionato non solo dalla stimolazione fisica (che deve essere adeguata), ma anche dallo stato mentale del momento o da ricordi di esperienze sessuali passate, quindi dai pensieri e dalle emozioni che si provano. Ecco perché è fondamentale che una donna abbia consapevolezza di sé, di com’è fatta, di ciò che le piace e del modo in cui preferisce essere eccitata per provarlo”, afferma l’esperta. “Bisogna prendere sempre più confidenza con il proprio corpo e con le sensazioni positive che può regalare. Ad esempio, l’autoerotismo è un buon metodo per farlo e conoscere meglio le proprie zone erogene. Bisogna partire dal presupposto che il piacere sessuale è un diritto, che deve essere vissuto in linea con i propri gusti e il proprio essere, senza snaturarsi e senza sensi di colpa. Non ci sono regole o standard. Siamo tutti diversi e ognuno ha la sua strada, le sue preferenze di stimolazione per raggiungere il piacere. Conta molto comunicarle anche al partner, senza tabù né vergogne, per indirizzarlo meglio e soprattutto per sperimentare assieme nuovi giochi e posizioni diverse, mentre si fa l’amore, affinché possa essere un’esperienza unica e meravigliosa per entrambi”.
Se hai ancora tante curiosità sul questo tema “caldo”, quale giorno migliore di oggi per conoscerne di nuove e per sfatare dei miti? Eccone 5 tutte da scoprire.
1. Anche gli uomini fingono (ebbene sì)
A sostenerlo è una ricerca dell’Università del Québec, condotta su 230 ragazzi tra i 18 e 29 anni, che ha rivelato che circa il 30% degli intervistati ha finto di aver raggiunto l’orgasmo almeno una volta nella sua vita. Il motivo? Per non far restar male la propria amante e non svilire la sua autostima erotica. Ma come è possibile che l’abbiano fatto senza che la loro partner se ne accorgesse? “È plausibile se hanno simulato l’orgasmo durante la penetrazione (vaginale o anale) o indossando il preservativo. Solo in questo modo la mancata eiaculazione può passare inosservata”, spiega Nicoletta Suppa. “Negli uomini l’orgasmo è sempre associato all’eiaculazione, ma questi due fenomeni non sono la stessa cosa. Esistono infatti situazioni, di natura disfunzionale, in cui orgasmo e eiaculazione non sono collegati, per cui l’uomo può eiaculare senza provare piacere, oppure avere l’orgasmo ma senza eiaculare”.
2. Esiste un solo tipo di orgasmo femminile
“Per quanto riguarda le donne, è ancora diffusa l’idea che esistano due tipi di orgasmo, quello clitorideo e quello vaginale, quando in verità questa dicotomia è stata superata già a partire da ricerche condotte negli anni ’60”, afferma la sessuologa. “Molte donne si definiscono erroneamente anorgasmiche e pensano di avere un problema sessuale perché non riescono a raggiungere l’orgasmo vaginale. In realtà l’orgasmo è un unico evento psicofisiologico, che si innesca attraverso la stimolazione clitoridea. Ha un inizio dopo una fase eccitatoria più o meno duratura e fisiologicamente è caratterizzata da contrazioni ritmiche e involontarie che si susseguono a intervalli di 0,8 secondi e interessano i muscoli perivaginali e perineali. Durante l’orgasmo aumenta la pressione sanguigna e il battito cardiaco e vi è un leggero obnubilamento della coscienza. Perché una donna abbia l’orgasmo, è necessario che il clitoride sia stimolato direttamente, con la masturbazione o con il sesso orale, oppure indirettamente con la penetrazione. La maggior parte delle donne, in assenza di qualunque patologia, ha bisogno della stimolazione diretta del clitoride, affinché il riflesso orgasmico sia innescato. A livello soggettivo, ciò che cambia tra la stimolazione diretta e quella vaginale riguarda solo la sensazione orgasmica. Quindi si tratta di preferenze individuali”.
3. Tutti in Norvegia! E’ il paese dove si hanno orgasmi più frequenti e duraturi
A svelarlo è un sondaggio globale sulle “abitudini orgasmiche” delle persone, realizzato da LELO, brand leader nel piacere intimo, che ha coinvolto più di 2.200 intervistati provenienti da 21 paesi diversi. I risultati affermano che la Norvegia è il paese con più orgasmi. Ben il 35% degli intervistati ha dichiarato di raggiungere l’orgasmo almeno una volta al giorno. Ma non in tutto il Nord Europa è normale avere orgasmi frequenti: il 2,54% dei tedeschi ha ammesso di non avere mai avuto alcun orgasmo –la più alta percentuale di insoddisfatti tra tutti i 21 paesi.
4. Gli Italiani? I più focosi
Sempre per il sondaggio di LELO, i paesi in cui si viene più ardentemente e si hanno orgasmi più intensi sono l’Italia, la Spagna e il Cile. Tra il 10 e il 13% di questo trio ha dato un valore elevato alla potenza dei loro orgasmi. Il paese che, al contrario, segnala una tiepida fiammella di piacere è stato l’Australia, in cui il 2% degli intervistati ha valutato la loro intensità orgasmica ad appena 1 punto su 10.
5. Averne uno al giorno, migliora la tua carriera
Lo afferma uno studio dell’Oregon State University, che ha scoperto che chi fa l’amore durante la notte e prova l’orgasmo, il mattino successivo è più produttivo al lavoro. Il merito è delle endorfine rilasciate dopo il sesso, che mettono di buon umore, abbassano lo stress e l’ansia, facendoti diventare così più socievole con i colleghi e più propositiva nello svolgere le tue mansioni.
Sono una giornalista freelance e mi occupo di lifestyle, scrivendo negli anni per diverse riviste femminili come Cosmopolitan, Gioia! e Donna Moderna, ma anche su siti come l’HuffPost e Foxlife. Ora mi potete leggere su D de La Repubblica e Moda.it, Marie Claire e Dove Viaggi del Corriere della Sera.